Eternal Sonata

La reazione di Jazz ancora non l'ho vista, ma presumo che non la prenderà benissimo.
Spero che non se ne esca di nuovo con la storia che Mazurka è la spia, una volta scoperto che la fidanzata è morta.

Claver non la usavo neanche per curare... l'ho usata un paio di volte giusto per farla livellare, ma poi l'ho tolta definitivamente: mi trovavo proprio male con lei.


Dovrebbero mettere una qualche forma di riconoscimento per gli imbranati cronici.


Polka è un tantinello zuccherosa e dolcissima, immagino che anche questo suo temperamento possa essere dovuto al ricordo che Chopin ha della sorella.
Quando parla di come sia stata crudele la morte della sorellina, i cui sogni non hanno potuto realizzarsi e che non aveva neanche la speranza di poter guarire era veramente triste.

Però è stato anche dolce vedere come dicesse che prima non si sarebbe preoccupato dei compagni perchè non li riteneva reali, mentre adesso è davvero preoccupato.

A proposito, sto amando Salsa: a parte che picchia da paura, quando si lancia sulla nave pirata per vedere il capitano, e Beat la segue, e Polka li segue perchè sono bambini, e Chopin li segue perchè lui è l'Uomo, non può lasciare i piccoli e la donzella da sola, ma ha una faccia che sembra dire "Non l'hanno fatto davvero. Non l'hanno fatto davvero" stavo lollando parecchio.

Beh, non so se iniziare dalle considerazioni finali sul gioco o dalle considerazioni sul finale ^^;;

Partiamo dal finale: è stata la prima volta che, sconfitto il boss, mi sono beccata un quarto d'ora di lezioni di vita da parte dei personaggi, che lì per lì il mio pensiero era "Ma non sarà mica tutto così, il finale, vero?" cmq alla fine mi son messa l'anima in pace e mi sono letta le considerazioni finali sulla vita e sul lottare: niente di nuovo sotto il sole, imho, e un po' troppo stucchevole per i miei gusti, ma vabbè.

E' stato interessante, alla fine, vedere come il mondo del sogno fosse ciclico, in cui determinati personaggi fossero a conoscenza di ciò che doveva accadere e facevano in modo che accadesse (la madre di Polka, la vecchia della profezia). Alla fine, è stato Chopin a infrangere il cerchio permettendo a tutti di proseguire, e per una volta svolgendo il ruolo di "creatore del sogno", cambiando il destino di Polka.

Mi è un po' meno chiaro cosa, in definitiva, fosse quel sogno: l'ha creato Chopin? Era già lì, e ci finiscono coloro che stanno per morire, come ultimo viaggio prima del trapasso, per comprendere fino in fondo sé stessi? Continuerà ad esistere indipendentemente dalla presenza di Chopin?
Alla fine, cmq, curiosità a parte non è che abbia molta importanza: come si dice nel filmato dopo i titoli di coda, a dare forma alla vita sono i sentimenti, ovunque essi siano.

Le considerazioni sul gioco sono più controverse: indubbiamente il gioco mi è piaciuto, e molto.
Ha una bella storia, anche se fin troppo lineare, ma i personaggi per quanto accattivanti visivamente non sempre sono accompagnati da una caratterizzazione.
Io mi sto ancora chidendo perchè ho dovuto combattere contro Legato, o per quale motivo Valzer volesse portare avanti la guerra.

In defintiva i soli personaggi ben caratterizzati sono quelli del party, più il Principe di Barocco e Serenata.

Chopin è un protagonista interessante: protagonista solo di nome, poichè vive gli eventi più come uno spettatore che come qualcuno di realmente coinvolto, e sua è la parte finale, quella in cui si tirano le somme su cosa è reale e cosa no, ma il resto non è la sua storia. I veri protagonisti sono gli altri membri del party, che sono molto più emotivamente coinvolti di lui.

Chopin è un protagonista osservatore, che raramente parla, e che non cerca nenche un troppo profondo legame con gli altri.
Ho apprezzato moltissimo che le storie d'amore non coinvolgessero lui, visto che alla fine tutte le donne mature del party vogliono Jazz, e Polka è innamorata di Allegretto (se è per questo, ho anche apprezzato che le storie d'amore fossero molto, ma molto nel margine).

Comunque, a parte il poco (e in alcuni casi nullo) approfondimento dei personaggi, il gioco ha anche altri difetti: imho le cutscene sono troppo lunghe, a volte estenuanti, e spesso troppo concentrate.
E non ho amato il fatto che, alla fine, volevo andare al dungeon segreto, ma incautamente mi sono avvicinata al vortice per vedere che era, e mi sono trovata all'ultimo capitolo con boss finale ç_ç

Nel finale, poi, ho avuto dei momenti di puro "WTF?" quando Chopin decide di combattere contro il party (mai stato così potente quando lo usavo io, eh) perchè era da secoli che non lo vedevo in una parte attiva, e se ne esce con l'idea che deve sconfiggere i sogni da lui creati per affrontare la sua anima in maniera un po' troppo inaspettata... e quando Polka fa il discorso prima di gettarsi dalla rupe, in cui avevo la netta sensazione di essermi persa un pezzo per strada.

Pecche che però sono state colmate, almeno per me, nel momento in cui si vede l'anima di Chopin staccarsi dal corpo e suonare per l'ultima volta il pianoforte ç___ç

I giochi dove già sai che il protagonista muore sono davvero malinconici.

Io non le ho mai potute soffrire, soprattutto quando senza nessun perchè acquistano spazio e improvvisamente, anche se all'inizio c'era una storia, il punto focale di tutto diventa l'aMMore tra i protagonisti (sì, sono rimasta profondamente traumatizzata da Final Fantasy VIII e Final Fantasy X, che mi hanno portata a provare un terrore profondo ed incondizionato per due personaggi attratti l'uno dall'altra in un videogioco )


Oh, beh... uno può anche decidere di divertirsi alla grande (sul serio, se avessi un sogno fantasy psudo reale ci vorrei restare dentro).
Certo, immagino che comunque la sensazione del "Io sono reale e voi no" sia comunque presente: Chopin, fino alla fine, considera giusto Polka un po' di più di un personaggio di carta.


Più che altro è gestita male la tempistica: se avessero mostrato qualche altra volta Chopin in dubbio sulla realtà, o su dove vuole tornare, invece di beccarci i monologhi da rompipalle depresso di Crescendo, il finale ne avrebbe giovato, e magari Chopin non sarebbe sembrato un pazzo schizofrenico che un attimo è dalla tua parte e l'attimo dopo ti vuole ammazzare... senza nessuno stadio intermedio.

Alla fine, però, credo che Chopin li abbia attaccati per dimostrare a sé stesso cosa era reale e cosa no: se davvero erano esseri da lui creati non avrebbe dovuto poter essere sconfitto (che poi anche nei sogni le prendi, ma vabbè)

C'è da tener conto anche del tasso di alienazione che si raggiunge man mano che si sogna, cosa che purtroppo nel gioco è stata affrontata un paio di volte e non in maniera sufficiente.


E' comprensibile che alla fine uno abbia un monento di sclero totale, se pensa che sta morendo e che sta vivendo un sogno.
Però l'impressione era anche che Chopin vedesse il suo combattere il gruppo come una tappa obbligata del suo ultimo viaggio, che lui percepisce chiaramente come di preparazione al trapasso.

Anche un approfondimento su questo punto sarebbe stato bello.


Senza stare a chiedere, basta aspettare che qualcuno metta le cutscene sul tubo.

Ad ogni modo io preferisco questa versione: è così che i progettatori avevano deciso che il gioco doveva essere, e così preferisco giocarlo e criticarlo.


Secondo me quel mondo ha sempre avuto il potenziale di cambiare, e credo che Chopin, più che cambiare, abbia richiamato Polka che non è che fosse morta, ma era semplicemente tornata al Via, per così dire.
Credo che Chopn abbia più che altro risvegliato i sentimenti insiti nella bambina/ragazza, riportandola indietro (in effetti non fanno nemmeno vedere se Polka è ancora in grado di usare la magia o no).

Poi boh, ci sta anche che in quel momento Chopin avesse qualche possibilità particolare, visto che era morto ma non l'anima non era ancora passata oltre.

in cui si cercano i pezzi di anima di Claves

Ma oltre la principessa Serenade tutte le "adulte" amano Jazz?°_°